Non dimenticate il vostro Tacx

Come tutti gli anni quando arriva la bella stagione tanti atleti, amatori e professionisti, tendono a non svolgere più allenamenti di ciclismo indoor sui ciclo-simulatori. Quest’anno a causa del Covid-19 questa percentuale di atleti, a mio avviso, aumenterà dal momento che per 2 mesi siamo stati costretti per cause di forza maggiore ad allenarci con le bici sempre attaccate ai nostri smart trainer.

Tutti adesso abbiamo voglia di partire in bicicletta e percorrere tanti chilometri sulle strade con queste belle giornate di sole ma non dobbiamo dimenticarci delle sessioni di allenamento che, secondo il mio modesto parere, sono fondamentali e molto più redditizie se svolte sugli smart trainer.

Personalmente utilizzo il Tacx NEO 2T progettato per simulare al meglio la pedalata, in grado di riprodurre con fedeltà salita, pianura e discesa. E’ dotato di 32 magneti capaci di garantire la precisione dell’1% fino a potenze di 2200W e salite al 25%. Un aspetto che mi ha entusiasmato di questo Tacx NEO 2T è che permette l’oscillazione della bicicletta a destra e a sinistra seguendo così la normale traiettoria del corpo.

Non vi nascondo che durante i mesi invernali anche io pedalo più spesso sul mio Tacx rispetto ai mesi estivi. D’inverno quando la nebbia è fitta o fa molto freddo oltre agli allenamenti qualitativi svolgo indoor anche le sedute di Z2 più estensive. Se il clima è rigido Tacx è un mio alleato anche quando nella mia preparazione sono previsti allenamenti di forza in salita oppure allenamenti con salite lunghe pedalando indoor simulo le salite con estrema precisone e non rischio di prendere freddo durante le lunghe discese.

I lavori che invece ritengo utile fare sempre sugli smart trainer sono tutti quegli allenamenti dove sono previsti scatti massimali di pochi secondi o allenamenti con continue variazioni di ritmo oppure allenamenti con lunghi tratti dove simulo il passo gara per le gare di mezzo ironman e ironman. Oltre ad avere sempre sott’occhio tutti i dati (rpm, bpm, W) non mi devo preoccupare del traffico veicolare, di eventuali incroci, dossi, rotonde e di evitare eventuali buche, quindi posso stare ancora più concentrato sul gesto tecnico.

Un altro aspetto su cui ho lavorato durante i miei allenamenti indoor è stato sul mantenimento della perfetta posizione aerodinamica sulla mia Trek Speed Concept. Con l’aiuto del mio allenatore, del bike fitter o di un semplice specchio ho potuto controllare e modificare di continuo la mia posizione alle basse e alle alte intensità di allenamento ma soprattutto alle intensità di gara dove l’obbiettivo è essere più performanti ma anche più economici possibile.

Lascia un commento