Eccomi arrivato alle Canarie, più precisamente sull’isola di Fuerteventura. Durante la mia permanenza di 3 settimane soggiornerò a “Las Playitas resort”, un grazioso residence sportivo con piscina da 50 metri scoperta, palestra e ristorante, dove tutto è studiato a misura di sportivo. Dopo le 5 settimane di altura invernale a Livigno, dove ho praticato molti sport alternativi al triathlon come lo sci di alpinismo e lo sci di fondo, qui alle Canarie mi concentrerò solo sulle tre discipline che compongono il triathlon: nuoto, ciclismo e corsa. Le tre settimane di allenamento sulla calda e ventosa isola di Fuerteventura mi porteranno così ad essere pronto per la stagione agonistica.
Qui mi stabilizzerò nel nuoto con 4 sedute settimanali per un totale di 20 km e molte ore di allenamento incentrate sul passo gara. La fortuna di essere vicino a una baia protetta da vento e onde mi darà anche la possibilità di fare qualche uscita in acque libere per provare la mia nuova muta Jaked e rispolverare la tecnica di mantenimento delle traiettorie tra una boa di virata e l’altra.
Le ore di allenamento in bicicletta, il vero motivo per cui mi sposto alle Canarie a febbraio, occuperanno gran parte delle mie giornate. Durante questo periodo porto ai massimi livelli il volume di km che pedalo, fino a raggiungere la soglia degli 800 km settimanali. Sì, 800 km. Il vento rende tutti gli allenamenti molto impegnativi, ma la temperatura mite sarà mia alleata. Ma non ci saranno solo volumi: il focus delle pedalate sulla mia Trek sarà anche il mantenimento della posizione da cronometro durante le uscite più lunghe, il passo gara e le esercitazioni di forza in salita.
Poi ci sarà anche tanta corsa. Dopo aver lavorato molto bene durante le 5 settimane di altura a Livigno alternando allenamenti outdoor (con temperature che hanno sfiorato spesso i -20°) e indoor, alzerò leggermente l’asticella delle distanze, fino ad arrivare a circa 100 km, ma abbasserò i ritmi. In montagna ho corso su ritmi veramente spinti e quasi esagerati, alternati ovviamente a corse di recupero. Ora allungherò le distanze di allenamento, ma abbasserò le intensità. L’obiettivo, infatti, è lavorare e concentrarmi sui ritmi gara e abituare il mio fisico a correre e a lavorare alle varie velocità di gara.
Questo ritengo sia anche il momento giusto per tornare a inserire, dopo la pausa invernale, gli allenamenti combinati bici-corsa. In una prima fase saranno su ritmi blandi, per riabituare il fisico a correre immediatamente dopo aver pedalato. Poi passerò a combinati con tratti a ritmo gara sia in bici che di corsa. Questi allenamenti sono molto utili anche per fare ulteriori prove di alimentazione da usare successivamente in gara.
Durante queste settimane, oltre ad allenarmi al meglio, presto anche molta attenzione al recupero. E per recupero intendo il riposo tra un allenamento e l’altro: le ore di sonno notturno, l’alimentazione, l’integrazione e la massofisioterapia (massaggi, elettrostimolazione, boot per pressoterapia e pistola massaggiante). Come potete capire le ore di lavoro attivo e passivo sono molte in questo periodo. Durante ogni seduta sono sempre concentrato al massimo perché so che il lavoro che svolgo qui a Fuerteventura sarà determinante per essere pronto all’inizio delle gare, ma anche “solido” e competitivo per l’intera stagione agonistica. Su fondamenta solide sarà più facile costruire il nostro capolavoro.